Porto Badisco: Nel mare della leggenda


Un tratto di costa che racconta storia e leggenda, che ha ispirato poeti latini e che nasconde un tesoro di inestimabile valore. Se Virgilio scelse proprio la piccola spiaggia di Porto Badisco come primo approdo di Enea in fuga da Troia avvolta dalle fiamme, qui gli antichi abitanti del Neolitico ci hanno lasciato in eredità la Grotta dei Cervi, uno dei più importanti siti preistorici d’Europa, con pitture a tinta scura o rossa straordinariamente conservate. La “Cappella Sistina della Preistoria”, come la definì l’antropologo Paolo Graziosi, non è però visitabile per preservare l’integrità dei disegni che ne ricoprono in maniera superba le pareti. Chi si reca a Porto Badisco in estate, tuttavia, può godersi un paesaggio unico: la baia è ricoperta dal manto giallo delle ginestre che spuntano sulle rocce, specchiandosi nel mare verde-blu, terso e cristallino. A Badisco potrete anche gustare il sapore impagabile dei ricci di mare, venduti sui banchetti o nelle trattorie tipiche del piccolo borgo.

Porto Badisco si trova sulla litoranea Otranto-Santa Cesarea Terme, ma si può raggiungere anche da Uggiano La Chiesa e da Casamassella. Da entrambe le località è disponibile un servizio navetta. Trovare un posto per l’auto non è semplice. Nel 2004 il problema è stato in parte risolto con la realizzazione di un’area di parcheggio attrezzata, non molto estesa, che tuttavia permette di lasciare l’auto in una zona custodita (a pagamento) e di farsi accompagnare fino alla spiaggia grazie al servizio navetta compreso nel prezzo.

Proprio al centro della piccola baia c’è una graziosa spiaggetta. Dalla sabbia, sul lato sinistro, si nota un singolare fenomeno: affiora acqua dolce che si trasforma in un piccolo rigagnolo lungo pochi metri prima di finire in mare. E’ una sorgente, uno degli ultimi rami del fiume sotterraneo in cui convogliano le acque della Valle dei Cervi che si apre da Minervino fino a Badisco. Il fondale è inizialmente sabbioso e degrada lentamente, ma se si nuota per qualche decina di metri, la sabbia scompare e il mare diventa subito molto profondo. Ai margini del lato nord della spiaggetta, non appena iniziano le rocce, c’è l’ingresso del Cunicolo dei Diavoli. Superato questo punto, si può proseguire lungo il sentiero che costeggia la baia: su questo lato della scogliera ci si può sistemare fra le rocce per tuffarsi e risalire agevolmente.

Fonte: Salento istruzioni per l'uso