Autenticità, unicità, bellezza: sono queste le doti che valorizzano i borghi italiani , ricercate dal turismo di qualità. Da Bari in giù sono ben cinque quelli annoverati nel Club de I Borghi più belli d`Italia, tutti da scoprire durante le vacanze in Puglia. La regione più lunga e stretta a sud est d`Italia, tacco e sperone dello Stivale, offre suggestioni autentiche, ancor di più da quando ha scoperto le sue vere potenzialità, come accaduto con la valorizzazione di trulli e case tipiche o di masserie storiche trasformate in strutture di accoglienza, che oggi sono le soluzioni più apprezzate per sentirsi parte dei luoghi e dei borghi dal fascino unico, originario e magnetico.
Ecco dunque tutte le notizie utili per andare alla scoperta di Cisternino, Locorotondo, Otranto, Presicce e Specchia, i cinque borghi tra i più belli d`Italia, caratterizzati da un significativo patrimonio naturalistico, umano, culturale, artistico, che potrai visitare durante le tue prossime vacanze in Puglia, da Bari in giù.
Case imbiancate a calce, vicoli stretti, corti graziose, scalette e archi in pietra, balconi fioriti: l`armonia dell`architettura spontanea di Cisternino è tra le caratteristiche più belle di questo borgo i cui sviluppi edilizi, nei secoli, hanno obbedito ai dettami del vicinato, della comunanza e dei rapporti umani. Diversi edifici di pregio storico, artistico e religioso si possono ammirare in città. Prodotti tipici del borgo sono i manufatti in legno o in pietra, le ceste e i rosari, mentre dal punto di vista gastronomico, si segnalano le numerose macellerie con osterie in cui gustare ottima carne di allevamenti locali che viene cotta sul momento. Rinomate le bombette, i “gnummarieddhi” (involtini di interiora), le friselle, il formaggio ricotta, l`olio extravergine, le orecchiette al sugo e quelle con le cime di rape.
Di Locorotondo dicono sia “il più bel balcone della Murgia dei Trulli”, col belvedere da cui si ammira il territorio circostante, una cornice deliziosa di vigneti, muretti a secco, trulli e case tipiche, ulivi argentati e antiche masserie. Il centro storico perfettamente circolare sembra sospeso su una nuvola bianca con i tetti a punta verso il cielo e trasmette sensazioni di ordine e armonia. Il prodotto più importante di Locorotondo è il famoso vino bianco di elevata qualità. Tra i piatti tipici che meritano di essere assaggiati vi sono: le “gnumeredde suffuchete”, involtini di trippa di agnello e budella cotti in terracotta, il purè di fave bianche servito con cicorie, i “tridd”, pasta fatta a mano con farina di semola, uova, pecorino e prezzemolo cotta in brodo di tacchino, le focacce e le orecchiette.
“Una stella collassata dove c`è tutto l`universo, dove c`è la vita quotidiana e la storia, dove gli anni non passano e tutto sembra compenetrarsi, dove è facile che i fantasmi ti parlino per le strade, e dove tutti sanno di essere in un posto diverso, dove il tempo curva su se stesso, non è una retta, e curvando si chiude”. Questa bellissima descrizione di Otranto è stata scritta dal giornalista e fotografo Roberto Cotroneo, sbalordito dalla sua bellezza, dalle stradine lastricate, dai vicoletti che corrono al mare, dalla luce unica prodotta dalla calce bianca su cui cade a picco il sole. Il tempo sembra fermo ad Otranto, mentre si visitano la cattedrale con il mosaico del monaco Pantaleone rappresentante l`albero della vita, il cappellone degli 800 martiri, la cripta ipogea dai 68 capitelli o, ancora, la chiesetta bizantina di San Pietro e il castello aragonese spesso sede di mostre interessanti. Otranto è anche mare, pluripremiato con le Bandiere Blu.
Città dell`olio e degli ipogei, Città d`arte, ma anche tra i borghi più belli d`Italia: Presicce è una tra le mete imperdibili del Salento. Nel suo centro storico si possono ammirare strutture di pregio architettonico affiancate a palazzi storici, case, corti e vicoli. Il tutto adagiato su un`altra città ipogea, quella degli antichi frantoi, i “trappeti”, per la produzione dell`olio di oliva, di cui Presicce è sempre stata tra i maggiori produttori del Salento. Presicce è uno scrigno di tesori: dalla sede del municipio in un convento d`epoca cinquecentesca alla chiesa della Madonna del Carmine, passando per il Castello Arditi in stile neogotico, il palazzo Ducale in piazza del Popolo, la Cappella Palatina dell’Annunziata e il giardino pensile ricco di piante ornamentali. Deliziosa la cucina tradizionale: il piatto tipico è il pesce fritto preparato per onorare Sant`Andrea. Imperdibili anche le “pittule”, palline di pasta lievitata, fritte in olio fumante e spesso condite con verdure, baccalà, capperi e pomodorini. Presicce è stata scelta anche per un recente spot della Ferrero e un allestimento di luci che ha richiamato in periodo di Natale migliaia di visitatori.
Centocinquanta anime abitano il centro storico di Specchia, tra i più interessanti del Salento. Situato in posizione strategica, domina la pianura sottostante. Tra stradine strette e scalinate, portali barocchi e cornici di pietra leccese, logge in ferro battuto e beccatelli dei balconi, archetti pensili ed edicole votive, si sviluppa un nucleo antico frutto di un`architettura medievale più che altro spontanea. Delle antiche mura rimane qualche frammento innestato in quelle più recenti di circa 150 anni fa. Di particolare interesse è il castello Risolo in piazza del Popolo, la suggestiva zona retrostante il castello, un nugolo di scalinate tra stradine, vicoli e corti che si affacciano come un balcone sulla chiesa e il convento dei Francescani Neri, la chiesa madre di San Nicola e il frantoio ipogeo che testimonia l`antica tradizione della produzione di olio di oliva, prodotto di eccellenza del borgo di Specchia dove i produttori si sono riuniti sotto un`unica etichetta.
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