La Puglia e il mondo ebraico intrecciano i loro legami ormai da secoli. Dall’antichità, infatti, la nostra terra è tappa importante di un percorso che ha visto l’ebraismo espandersi in tutto il Mediterraneo.
Scopriamo insieme quali tracce hanno lasciato le comunità ebraiche che si sono stanziate in Puglia nel corso dei secoli.
Dal Gargano alla Puglia ebraica: le città fulcro delle comunità ebraiche
Il nostro viaggio sulle tracce delle comunità ebraiche di Puglia comincia dall’incantevole città di Vieste, nel Gargano. É nel centro storico della cittadina che si trova l’antico quartiere ebraico di Vieste, inizialmente integrato nel tessuto abitativo locale. Sormontato da archi medievali e con le sue caratteristiche viuzze irregolari ricche di fascino, il borgo conserva ancora delle suggestive atmosfere tutte da scoprire.
Anche Trani, affacciata sul litorale adriatico, offre alla vista paesaggi mozzafiato aperti sul blu. Durante il medioevo il suo scalo portuale aveva acquisito estrema importanza per i traffici commerciali, soprattutto grazie alla comunità di mercanti ebrei. Ancora oggi, passeggiare per i vicoli del centro storico e del quartiere ebraico di Trani è un’emozione tutta vivere al cospetto di antichi palazzi e sublimi scorci urbani.
A testimonianza della vivace e florida presenza ebraica, a Trani sono state costruite ben quattro sinagoghe poi trasformate in Chiese. Due di esse, quelle dedicate a S. Anna e a S. Maria di Scolanova, sono ancora oggi esistenti.
Inoltre, nel 2005, la Chiesa di S. Maria Scolanova è tornata ad essere una Sinagoga. L’edificio si presenta maestoso, in viva pietra tranese e mantiene intatto il suo originale impianto architettonico.
Tappa d’obbligo durante una passeggiata per la Trani ebraica è sicuramente la ‘Sinagoga Grande’. Costruita intorno al 1246-47, costeggia Via della Giudea, la strada principale dell’antico quartiere ebraico. Oggi fa parte della sezione ebraica del museo diocesano di Trani e custodisce alcuni reperti della storia giudaica cittadina.
L`alto Salento: le comunità ebraiche di Oria e Manduria
Camminare per la città vecchia di Manduria significa immergersi in secoli di storia che hanno lasciato nel tempo una traccia permanente del loro passaggio.
Imperdibile, durante una passeggiata per il centro storico della città, è una visita al Ghetto Ebraico di Manduria. Presente infatti dal Medioevo, la comunità ebraica è attestata a Manduria in documenti del XVI sec., quando viene costretta dagli abitanti nativi a isolarsi in un minuscolo quartiere, fatto di vicoli e casupole. Sono ancora visibili i tre grandi archi in tufo che serravano il Ghetto e la Sinagoga.
Anche Oria è annoverata tra le località pugliesi con una numerosa presenza ebraica. Qui si trova ancora la “Porta degli Ebrei” che dà accesso ad un quartiere medievale tortuoso, caratterizzato da piccole case, botteghe, balconcini nascosti. Dietro questa porta, si sviluppava una fiorente comunità ebraica, nota in tutto il Mediterraneo medievale, per l’eccelsa levatura culturale che la caratterizzava. Nel quartiere è stato identificato il sito della sinagoga presso il pozzo della Maddalena.
Questo itinerario alla scoperta delle tracce ebraiche in Puglia è uno tra i più interessanti che si possa fare.
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Il Jewish Museum racconta la Lecce ebraica
In epoca medievale anche Lecce ha visto crescere sul suo territorio una fiorente comunità ebraica.
Oggi le tracce di quell’ insediamento sono tutte conservate nel Museo ebraico di Lecce, museo ipogeo ubicato al centro dell’antico quartiere ebraico, all’ interno di Palazzo Taurino dove un tempo sorgeva la sinagoga.
Qui, attraverso delle lastre di vetro trasparente che fanno da pavimento, si possono visitare le antiche vasche ebraiche utilizzate per i riti di conversione e purificazione (Mikveh), il vano di una porta dove veniva affisso il rotolo di pergamena con scritti biblici e i resti del perimetro originario dell’edificio sacro.
Inoltre, all’ interno del Museo è possibile seguire itinerari specifici e dedicati all’approfondimento sulla presenza ebraica in Puglia.
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